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Abbraccio impossibile tra blog e politica?

Le Top News odierne di Tailrank confermano il peso dell’ortodossia pseudo-religiosa nell’agone mediatico-elettorale in Usa. Oltre che certe ombre dell’abbraccio poco riuscito tra blog e politica. Amanda Marcotte, una dei blogger assunti dal candidato democratico alle presidenziali 2008 John Edwards, si è dimessa dopo pesanti accuse ed email al vitriolo ricevute per alcuni suoi vecchi saggi “provocatori” presenti su un blog collettivo. Gli attacchi sono stati guidati in particolare da Bill Donohue, presidente della Catholic League for Religious and Civil Rights, il quale chiedeva la testa anche di un’altra blogger del team di Edwards, Melissa McEwan, per aver “espresso posizioni anti-Cattoliche”. Analoghe le rimostranze dell’ultra-conservatore Bill O’Reilly nel suo talk-show su Fox News. Dopo essersi difesa nei giorni scorsi dalle accuse con il sostegno di Edwards, Marcotte fa notare che “tali critiche vanno creando un clima che mette a repentaglio la stessa campagna” e pertanto ha deciso di dimettersi per meglio controbattere a titolo personale. Al di là di fazioni e disquisizioni ideologiche, la lezione sembra essere che chiunque lavori a livello di pubbliche relazioni, ancor più se in una campagna politica, è bene venga attentamente scrutinato a priori onde evitare pericolosi effetti boomerang. E più in generale, se sia davvero il caso di assumere dei blogger in queste circostanze, visto che nella “21st century political warfare” non si tratta più di dibattere le posizioni del candidato X sulle questione Y ma di trovare qualsiasi pretesto onde lanciare attacchi indiscriminati. E nei giri online è assai più facile trovarli questi pretesti, piuttosto che nei cassetti blindati del Palazzo.

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1 commento

  1. ros ha detto:

    Stavo proprio leggendo questo su techPresident.com:
    Describing herself as having been hired on as a “part-time technical advisor,” Melissa McEwan has posted on her site, Shakespeare’s Sister, that she has left the Edwards campaign. McEwan has been the focus of attention for the Catholic League’s Bill Donohue and the subject of piles of news stories and blog posts — though, in many cases, as something of an afterthought to criticisms of Edwards’ former blogger Amanda Marcotte. In leaving, McEwan gives credit for her resignation to “individuals who used public criticisms of me as an excuse to unleash frightening ugliness, the likes of which anyone with a modicum of respect for responsible discourse would denounce without hesitation.”

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