La prima di Ferrara: in punta di fioretto
La prima di Radio Londra condotta da Giuliano Ferrara delude le aspettative, almeno quelle di coloro che si aspettavano una difesa mediatica del Cavaliere. Ebbene sì, l’ex comunista, ex socialista, il pro-life anti-abortista si sofferma sulla tragedia giapponese. Comincia in maniera banale, soffermandosi sulla voce di una telecronaca che l’elefantino definisce come “meccanica”, che non esprime emozioni e che rivela le caratteristiche di una intera cultura che ha in sé ancora i geni imperiali. Continua riflettendo sul relativismo delle paure, e il modo di esprimere le paure. Ci dice che noi occidentali siamo sguaiati, che non abbiamo la stessa capacità di gestire la paura e che davanti ad una tragedia così controllata dobbiamo imparare, e molto.
E anche nel momento in cui si sofferma sul futuro del nucleare chiama alla calma: “dobbiamo controllare la nostra paura senza negarla, mettendola al guinzaglio come una bestia che vuole mordere. Se vinceranno la loro battaglia nella centrale di Fukushima potremo dire che anche nella più grande devastazione quella fonte indispensabile di energia nei prossimi anni è relativamente al sicuro […] Meglio pensarci adesso, fare attenzione adesso che compiangersi domani”
Potremmo dire, in punta di fioretto buona la prima. Ma intanto però la Germania chiude due centrali mentre ieri il Ministro Prestigiacomo ha detto che il piano nucleare dell’Italia non cambierà.