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CAMPANIA A RISCHIO?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato sull’incontro «Campania a Rischio» che si terrà a Cava dei Tirreni il 29 aprile alle 17.30 presso la Sala Teatro Comunale.

La Regione Campania costituisce una meta obbligata per i geologi di tutto il mondo. In poche decine di chilometri si alternano panorami mozzafiato frutto dell’interazione delle forze della natura che li modellano incessantemente da almeno sedici milioni di anni. Vulcani, terremoti e frane sono pertanto elementi della natura che da sempre affascinano ed al tempo stesso atterriscono i Campani, come ben si evince dalla copiosissima letteratura scientifica che, nel corso dei secoli, è stata prodotta sul nostro territorio. Il Vesuvio e i Campi Flegrei sono considerate le aree vulcaniche più pericolose al mondo, mentre i terremoti affliggono da sempre l’arco appenninico che, specialmente nel tratto campano, è costellato da una miriade di frane che purtroppo ne costituiscono un elemento distintivo.
Parlare di aree soggette a rischi naturali implica massima attenzione per quanto concerne la pericolosità e le possibili strategie atte a mitigare il conseguente rischio. Ma per questi territori, minacciati, seppur in maniera variabile, da eventi avversi, sussistono condizioni e premesse per la valorizzazione di risorse naturali ed ambientali che potrebbero, da sole, rappresentare un formidabile volano di crescita per una salvifica inversione di tendenza.
Città Democratica promuove quindi un incontro, che si terrà a Cava de’Tirreni il 29 aprile alle 17.30 presso la Sala Teatro Comunale, con lo scopo di avvicinare i cittadini alle Scienze della Terra, una disciplina che rappresenta un indispensabile strumento di conoscenza dei nostri territori e a cui è demandato il gravoso compito della mitigazione dei rischi naturali. Questi argomenti sono ancora più attuali anche in considerazione del recente evento sismico che ha interessato il Giappone.
A tal proposito, Antonello Bartiromo e Marianna Borriello intervisteranno quattro tra i maggiori esperti internazionali nel campo dei terremoti (Concettina Nunziata), delle frane (Domenico Calcaterra) e dei vulcani (Giuseppe Luongo e Claudio Scarpati) tutti docenti presso l’Università di Napoli Federico II.

Il Portavoce
Enzo De Tommasi

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