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Politics not as usualParafrasando un libro dal titolo "Politics as usual", in questa sezione cercheremo di guardare alla politica iper-mediata, alla e.Politics, alle nuove modalit? di relazione fra politica e societ? civile.
2/11/2004
Kerry e il partito delle calze rosse
Matteo Scarlino, ore 2:00 pm
Uno degli eventi pi? discussi della settimana negli Stati Uniti ? stata la vittoria dei Boston Red Sox nelle World Series di baseball (Fonte “The Guardian”). In barba alle imminenti elezioni, gli americani si sono lasciati contagiare da questo incredibile evento sportivo, capace da solo di incarnare molto dell’immaginario americano. L’eco avuto dalla vittoria ? stato poi amplificato politicamente dal fatto che il candidato democratico John Kerry fosse nativo proprio di Boston e per questo si ? trasformato in uno dei primi tifosi delle “calzette rosse”. Kerry naturalmente non ha perso occasione di farsi riprendere ed immortalare con il berretto rosso dei sox, risultando in questo vincente nei confronti di Bush. (continua…)
28/10/2004
John Kerry, i black block e la mobilitazione alle urne
Mauro Barisione, ore 11:49 am
Stanno uscendo un po’ di sondaggi favorevoli a John Kerry, ma noi non vogliamo farci caso pi? di tanto. Certo, se un coro unanime di pollsters ci avesse indicato negli ultimi giorni un distacco di 10 punti a favore di Bush, questo avrebbe cambiato le cose sul serio. Cos?, invece, il dato resta sempre lo stesso, gi? ripetuto tante volte: Bush e Kerry sono l? l?, e chi volesse prevedere con certezza il vincitore rischierebbe di farci la figura di chi si lanci? in previsioni sicure su Gore e Bush nel 2000, ed ebbe in ogni caso torto (perch? vinse l’uno, ma in realt? vinse l’altro, e fondamentalmente pareggiarono).
In questa circostanza, il dato rognoso da prevedere non ? tanto quello di cosa faranno gli elettori indecisi (che – su questo mi sbilancio volentieri - non sposteranno gli equilibri a favore di Kerry), ma quello del grado di mobilitazione alle urne. (continua…)
19/10/2004
Ancora uno sguardo al web dopo l’ultimo dibattito
Evelina Bruno, ore 12:31 pm
Dopo il terzo ed ultimo dibattito televisivo tra i due candidati maggiori che si ? svolto in Arizona moderato da Bob Schieffer di CBS news, entrambi i siti ufficiali riportano a grandi lettere la vittoria del “proprio” candidato. Anche se la stampa e i sondaggi pi? accreditati (CNN, CBS, MSNBC, etc) hanno dato come vincitore Kerry. Cos? gi? all’indomani del dibattito, e sull’onda dei dati positivi dei sondaggi, lo staff dei democratici sembrerebbe essersi finalmente svegliato da un lungo torpore: il sito si mostra totalmente rinnovato nei contenuti e anche, parzialmente, nell’immagine. Non pi? foto ufficiali di un Kerry annoiato e serioso, ma un ritratto di famiglia in cui si mostra allegro e sorridente accanto alle sue donne. Ampio lo spazio per il nuovo inserto multitematico, in stile pubblicitario, intitolato “W sta per wrong”, in cui si dimostra come sotto Bush W. non ci sia stato posto (o ci sia stato quello sbagliato) per le donne, l’economia, i diritti civili, l’ambiente. (continua…)
14/10/2004
Il cuore della campagna: la politica interna
Evelina Bruno, ore 10:36 am
Rispetto alle battute iniziali della campagna elettorale, completamente contraddistinte dalla questione anti-terrorismo e dalle scelte di politica estera, le battute finali di queste presidenziali riportano l’attenzione sulle issues di politica interna. Successivamente alla posizione di ritirare al pi? presto le truppe dall’Iraq, condivisa ormai da entrambi i candidati, la questione della sicurezza americana scivola in secondo piano, a netto vantaggio delle issue pi? tradizionali: economia, scelte etiche, appoggi politici. Il clima continua ad essere teso, dal momento che i sondaggi danno ancora lieve lo scarto fra i due candidati, e che alla sfida vera tra i due - quella del 2 novembre -mancano solo poche settimane. Bush e Kerry sembrano d’accordo su un topic: la sicurezza interna degli Stati Uniti comincia (o ricomincia) dalla loro stabilit? economica. Cos? per i due candidati ? (finalmente) tempo di programmi e temi scottanti: dalle decisioni pro o contro aborto, ai temi della previdenza sociale. (continua…)
11/10/2004
Internet, strumento-chiave per l’attivismo politico di domani
Redazionale, ore 12:23 am
Intervista con Joe Trippi, gi? manager della campagna Internet di Howard Dean – volutamente lasciata nell’originale inglese e per gentile concessione di NetPolitique.
Netpolitique: “There isn’t a single f…..g vote to be had on the internet!": according to a Joe Klein article in Time magazine this week, this was a quote by Jim Jordan (he denies it), former campaign manager of John Kerry, at the time the Kerry campaign was getting concerned about Howard Dean’s surge. I read this quote as I was halfway through your book. This is actually a pretty good summary of what most politicians and political consultants still think. What do you tell them?
Joe Trippi : They don’t know what they’re talking about… attitudes like that continue to keep the Democratic Party in the dark when it comes to the internet. This is why Republicans beat us on talk radio and cable television; they understand the importance of new technology and invest enormous amounts of money in it.
More and more people receive their political new exclusively from the internet. As that trend increases my hope is that no one will take the internet for granted… folks like Democrats.com are now even identifying likely voters through email. This is the future… anyone who does not recognize that is out of touch and will soon find themselves out of work. (continua…)
7/10/2004
Amore-odio tra mondo online e Ralph Nader
Evelina Bruno, ore 12:18 am
Per un panoramica sulla presenza web di Ralph Nader, basta partire dal solito Google: 701.000 siti. E se Yahoo ne riporta addirittura 3 milioni, vuol dire che l’interesse del mondo virtuale per la campagna Nader 2004 ? reale. Il motivo va cercato nella sua personalit? plurisfaccettata: attivista pro-ambiente e pro-consumatori, oratore esperto, assai vicino all’universo dei movimenti sociali, affermato autore di volumi importanti (l’ultimo ? “The Good Fight"). Ralph Nader si presenta alle presidenziali per la terza volta consecutiva, come candidato indipendente, autodefinendosi “the Indipendent Citizen for President” e “difensore dei consumatori.” Stavolta i Verdi non hanno voluto appoggiarlo, in buon parte per non inimicarsi gli ambienti democratici che lo hanno ritenuto responsabile nel 2000 della sconfitta di Gore. E cos? per la sua campagna, ? lo stesso web che lo esalta a proporsi come strumento di possibile destituzione. (continua…)
4/10/2004
e-Politics: ancora molta strada da fare
Evelina Bruno, ore 10:46 pm
Se le presidenziali americane del 1996 videro l’ingresso del web come media elettorale e quelle del 2000 ne hanno evidenziato le enormi opportunit? comunicative, queste del 2004 sanciscono che del web non si pu? pi? fare a meno. Questo non soltanto perch? internet ? una tecnologia di uso ormai comune, ma soprattutto perch? la net-campaign di Howard Dean ha dimostrato che il web pu? essere un mezzo di comunicazione elettorale potente. (continua…)
Stesso candidato altro contesto: quanto contano i movimenti?
Tommaso Ederoclite, ore 9:00 pm
Le discipline sociali definiscono i movimenti in ragione del fatto che essi costituiscono una rete di interazioni prevalentemente informali, basate su credenze condivise e solidariet?, che si mobilitano su tematiche conflittuali attraverso un uso frequente di forme di protesta (Della Porta 1997). Questa definizione, esaustiva e chiarificatrice, sottolinea con forza quali siano le caratteristiche strutturali dei movimenti sociali contemporanei e fornisce i presupposti teorici per comprendere le dinamiche globalizzanti che gli stessi movimenti stanno vivendo. (continua…)
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