Il “mulino bianco” della politica
Le elezioni statunitensi ci hanno reso ancor pi? consapevoli che i meccanismi della politica vanno sempre pi? identificandosi in quelli beceri ma inflessibili del marketing. Da una parte l’elettorato identificabile ed identificato in target ben definiti dal punto di vista sociografico; dall’altra un’offerta politica presentata non pi? in termini di contenuto ma solo di omogenit? al target.
L’America di Abu Ghraib come i biscotti del Mulino Bianco. Non ? del prodotto che si parla ma del suo grado di aderenza ai valori della tradizione, della famiglia, della sicurezza, i valori del target pi? numeroso, quello che - se opportunamente mobilitato - far? la differenza al momento dell’acquisto (del voto, appunto).
Il profilo sociografico del target dei conservatori e degli indecisi ? identificato dai valori tradizionali. Con buona probabilit? ? lo stesso target che tende a prendere il prodotto sullo scaffale pi? in vista o pi? a buon mercato, ben diverso dal target di coloro disposti a girare per negozi alla ricerca del prodotto con caratteristiche peculiari, magari biologico.
Ed allora il marketing propone i valori tradizionali conscio che la vendita del prodotto avviene al momento dello spot e non ci sar? una verifica a posteriori. Per il target degli “indecisi” non ci sar? verifica sulla verit? del messaggio pubblicitario. Come non ce ne sar? sulla “naturalit?” dei biscotti, n? sulla coerenza della politica di Bush con i valori dell’America.
C’? di peggio. L’evoluzione del marketing ? quella di costruire nel tempo l’associazione tra valori e target scelto. Il marketing della Nike non vende scarpe ma costruisce il profilo sociografico della nike-generation e lo fa a livello planetario. Inutile illudersi. Questo perverso meccanismo, sui grandi numeri, funziona e vince. Se quindi ? vero che i bisogni non esistono ma si creano, allora il marketing politico dei prossimi anni avr? sempre pi? le caratteristiche della persuasione occulta.
2 Comments
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Per?!…chiaro e conciso
ros — 6/11/2004 @ 9:48 am
grazie eugenio,una riflessione acuta e brillante.
evelina — 7/11/2004 @ 12:50 pm